“Ho sempre avuto la passione per la pittura” scrive Cartier-Bresson. “Da bambino, la facevo il giovedì e la domenica, ma la sognavo tutti gli altri giorni”.Roma dedica l’autunno
alla fotografia e noi non potevamo che iniziare da Henri Cartier-Bresson, una delle grandi mostre che inaugura la nuova stagione espositiva 2014-2015 dell’Ara Pacis.
Arriva direttamente dal Centre Pompidou di Parigi un corpus di ben 500 materiali, tra foto e testi, del maestro francese che rimarranno esposti all’Ara Pacis fino al 25 gennaio 2015.
La mostra, che celebra i dieci anni dalla morte del fotografo francese, ci propone l’intero percorso professionale e artistico dell’autore scandito in tre grandi periodi.
Si inizia dalla sezione dedicata all’intervallo di dieci anni, dal 1926 al 1935, nel quale frequenta i surrealisti, compie i primi passi nella fotografia e vive i suoi primi viaggi. Sono gli anni in cui studia pittura, ne apprende insegnamenti che influenzeranno anche i suoi primi scatti.
Il secondo lasso di tempo preso in considerazione, dal 1936 al 1946, racconta il suo impegno politico, del lavoro per la stampa comunista e l’esperienza nel cinema.
Infine, il terzo periodo, dal 1947 al 1970, testimonia la nascita dell’agenzia Magnum Photos fino al suo abbandono del fotoreportage.
Ci andiamo…domani?
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