Quando domenica scorsa ho riconosciuto i tratti dei personaggi dell’inconfondibile mano di Sylvain Chomet sullo schermo, nel trailer dell’Illusionista, è scattata subito una colonna sonora mentale: Les Triplettes de Belleville, la sound track del film d’animazione Appuntamento a Belleville, uscito nel 2003. Questa volta Chomet si cimenta con una sceneggiatura “ritrovata” di Jacques Tati, animazione 2D, disegni fatti alla vecchia maniera, il tutto distribuito dalla Sacher. A questo punto, che cosa ce ne facciamo dei freddi e impersonali multisala supertecnologici? Direi proprio niente. Si apre poi, per me, una parentesi che vorrei condividere a proposito della Sacher. Il film  è in programma, a Roma, ovviamente al cinema Nuovo Sacher. La mia perplessità riguardo a quella sala è una sola, è a proposito della finta torta Sacher con la panna vegetale che servono al bar. Ma perchè? Io proporrei di rivedere la politica sulla Sacher che non può avere il sapore di cartone in un cinema intitolato a lei! Non sembra un peccato?
Se non avete avuto il piacere di imbattervi in Appuntamento a Belleville, vi consiglio di vederlo per farvi un’idea della straordinaria capacità di Chomet di realizzare lungometraggi quasi senza dialoghi che lasciano il posto all’estrema cura dei particolari dell’immagine, che si presenta densa di astuzie e piccoli dettagli che ad ogni visione aggiungono nuovi elementi, per non parlare dell’infinita gamma di rumori e scricchiolii che popolano la banda sonora, oltre alla musica. Dopo averlo visto, non credo che resisterete alla curiosità e al piacere di farvi raccontare una storia dalle immagini del nuovo lavoro di Chomet. Detto questo, mi sembra che l’aspettativa sia davvero alta, almeno nel mio caso. L’illusionista, una storia ambientata a Parigi, ha come protagonisti un mago, una bambina e la magia stessa. Ci andiamo domani?
(Ecco un link per controllare in quali sale, a Roma e in Italia, proiettano l’Illusionista)
Intanto un piccolo assaggio di Appuntamento a Belleville: